mercoledì 24 luglio 2019

Team Peones 2019: Tic-Tac-Pata-Track!!!!!

Non stavo più nella pelle dal desiderio di provare il CBR in una pista degna di tale nome.
TIC TAC GIALLO
Per cui quando Davide mi ha chiesto di andare ad Adria il 22 luglio, ho fatto i salti mortali per riuscire a liberarmi da impegni lavorativi e fare il tanto agognato debutto serio con la Gialla
Quando poi ho saputo che sarebbe stato della partita anche Pole, non potevo più tirarmi indietro!!!!
Appuntamento per lunedì 22 alle 7 a casa di Davide, che mi porterà sul carrello, per cui anche questa  volta sarò moooltoooo meno Peones del solito.
Rapida caricata di moto e attrezzatura, e via verso Adria.
Un'oretta di chiacchiere e siamo al circuito.
Il livello di professionismo si alza ulteriormente perchè siamo ospiti della 4S Riding School per cui possiamo usufruire del loro Box.
Ormai i tempi degli zaini buttati vicino ai bidoni nel patume sono lontani ma per rimanere in tema peones, usiamo la macchina e il carrello come "appendi tutto"... peones inside!
Pole con la sua Tuono V4 arriva in contemporanea a noi, così iniziamo a scaricare le moto, andare al desk di Braghi Racing per formalizzare l'iscrizione alla giornata e fare colazione.
A parte le paste a 700 gradi, non male come inizio.
L'atmosfera al box è molto serena, oltre all'istruttore Salvo, ci sono un paio di ragazzi e tre corsisiti.
Operazioni di carico
anche se non ci conosciamo è facile legare e godere della giornata fra i cordoli.
Oltre al nostro gruppo ci sono pochissime moto nel paddock, per cui visto che abbiamo 8 ore davanti e c'è già caldo ce la prendiamo comoda,
pole si lamenta perchè ha un po' di febbre... gli facciamo notare come sia un gran vantaggio...lui è già oltre i 40 gradi come l'aria, per cui sentirà molto meno il caldo rispetto a noi...
Che begli amici che siamo...
Più o meno alle 10 siamo pronti ed entriamo per il primo Run.
Faccio strada io con la Gialla.
Un paio di giri circospetti per scaldare le gomme e inizio a spingere un pò. 
Noto che ho la forcella estremamente morbida, appena freno un pelo più deciso affonda troppo, il posteriore si scarica e inizia a sbandierare.
Impossibile forzare insicurezza
A Pomposa non me ne ero accorto perchè le frenate arrivano da velocità molto più basse per cui la forcella non andava in crisi.
Davide la prende con calma
Nonstante questo, stacco subito un 32 e la mia mente immediatamente sogna di tempi stratosferici e bagarre inaudite con i miei compagni di avventura e gli altri frequentatori della pista per il resto della giornata.
E invece...
....nel giro di rallentamento sento una rumorosità meccanica che non avevo mai notato.
La temperatura dell'acqua è sui 106, per cui penso alla ventola.
Arrivo ai box e tutto sembra ok. Sicuramente la ventola è un po' rumorosa, per cui ci può stare.
Regolo il precarico e il freno in estensione forcella, bevo e via a qualche chiacchiera con Davide e Nicola.
Anche loro hanno girato bene giusto per togliersi la ruggine di dosso.
Morale altissimo!
Rientriamo.
Percorro la corsia box, il marshall mi da l'ok per entrare e appena affronto la prima curva sento una rumorosità meccanica in aumento e poi un TAC-TAC-TAC-TAC fortissimo dal motore.
Tiro la frizione la moto si spegne, ma appena la rilascio torna in moto e gira regolare pur con questo frastuono metallico.
Pole spreme la Tuono V4
Penso se accostare da un commissario o a rientrare ai box, ma visto che sembra girare me la rischio e torno ai box a passo d'uomo.
Solo i posteri mi diranno se ho fatto bene o male.
Aspetto che i ragazzi rientrino dal loro Run e ritentiamo un'accesione.
Va in modo perfettamente ma TAC-TAC-TAC-TAC per cui spegniamo tutto e giornata finita.
In quel momento si è rannuvolato un attimo perchè ho esclamato giusto qualche epiteto alla dività che ha influito sul meteo, però dopo pochi minuti ho capito che poteva andare molto peggio, tipo blocco del motore durante un giro veloce con conseguente sdraione catastrofico per la moto o ancora peggio per le mie ossa.
Per cui torno la brava personcina che sono normalmente ed entro in modalità "Valletto" per Davide e Nicola.
Loro stanno girando molto bene. Ad ogni turno prendo qualche tempo dal muretto e sono molto costanti più o meno sul 28.
Per dovere di cronaca devo dire che Davide ha fatto anche un 27 alto, rifilando un mezzo secondo a Pole.
Me lo devo tenere buono...capirete il perchè ...
Sul Ninjone!
Tutto fila più o meno liscio, ma il caldo inizia ad essere molto deciso, per cui difficile migliorare i tempi.
Si vede però chiaramente che i ragazzi sono comodi a quel ritmo, sicuramente con una temperatura più umana e due gomme fresche i tempi crollerebbero.
Dopo pranzo i ragazzi insistono per farmi entrare con le loro moto. In fondo ho pagato una giornata per fare 4 giri...
Ormai il nervoso è passato per cui accetto l'invito e mi rivesto.
Decido però di provare il ninjone perchè è pronto pista e più da battaglia rispetto alla Tuono di Nicola che è IMMACOLATA.
E soprattutto ci deve tornare a casa guidandola... per oggi di danni ne ho già fatti, meglio non complicarsi la vita ulteriormente e non complicarla ad un amico.
Mi infilo il casco, Davide mi toglie le termocoperte e così mentre salgo mi viene una domanda così en-passant :" ma il cambio è dritto o rovescio?"
Rovescio!
Benone.
"Ma devo andare avanti io?"
Sono per l'ennesima volta su una moto sconosciuta, col cambio rovesciato, almeno sono su una pista che conosco bene.
Entro con moooltaaa circospezione e devo dire che il feeling è buonino, la coppia del mille aiuta a essere fluido, le gomme gommano i freni frenano, per cui provo a fare sempre un po' meglio curva dopo curva.
La prima impressione è che sia alta davanti, per cui i cambi di direzione vanno fatti con molta più fisicità di quanto io sia abituato.
Il cambio elettronico come sempre aiuta tantissimo in accelerazione.... al secondo/terzo giro mi accorgo che non davo tutto il gas perchè il comando è molto lungo.
Capito quello ho notato come i rettilinei si siano accorciati di colpo...e che il tachimetro voglia immediatamente segnare velocità con il 2 davanti...
In fondo la base di partenza è il ninja 2008 che parte da 188cv... difficile che andasse pianissimo, ma un conto è pensarlo e un altro è rovesciare il gas fuori da una curva.
Rientro dopo 8 giri esauto con un best di 1.33
Due considerazioni.
1) In 8 giri sono arrivato ai  tempi record della Titty e ad avvicinarmi a quanto fatto col Triple.
2) Uscire dalle curve in seconda con l'anteriore che galleggia sempre e insiste anche quando metti la terza è super gasante e anche se poi alla fine non sto facendo chissà che tempi chissenefrega!!!
Una volta ai box mi confronto con Davide che mi da qualche ragguaglio su come lui guida la sua moto.
Pole e Davide in bagarre
Già il fatto che lui non la senta alta davanti mi fa capire devo adattarmi ad un mezzo con caratteristiche diverse da quelle a cui sono abituato. Anche solo per le dimensioni generose di motore e telaio e le inerzie del motore quando cerchi di inserirla velocemente in curva.
Dopo un altro run dei ragazzi rientro.
Provo ad usare più le gambe per stringere la moto in accelerazione su consiglio di Fabrizio via whatsup , una sorta di "usa le gambe Luke!"
Mi sento meglio, provo a usare più forza nei cambi di direzione e la moto obbedisce docile.
Capisco che vado molto meglio, ma capisco anche che sono lontanissimo dai limiti della moto, se con la Gialla ero immediatamente focalizzato a capire dove migliorarla, qui sono concentrato a gestire l'esuberanza del motore.
Ogni curva è tutta una scoperta, e il 1000 spinge davvero tanto e non sono abituato a tanta spinta.
In pista sono solo, ma ad un certo punto vedo qualcuno davanti a me, mi concentro per guidare bene e raggiungerlo, e ci riesco, mi accodo a questo ragazzo con un vecchio zx9r che guida benone, ma il ninjone ne ha a tonnellate di più per cui riesco a passarlo e lasciarlo lì.
Sulle ali dell'entusiasmo insisto un pelo sul rettilineo dei box e quando prendo in mano i freni capisco che ho quel pelo di velocità in più che mi fa propendere per tirare dritto e curvare nella via di fuga che essendo asfaltata non comporta nessun rischio.
Inseguendo lo zx9
Ma così facendo lo zx9 mi ripassa e sono costretto a riaccodarmi e ripassarlo alla curva successiva.
10 euro che il tipo avrà pensato "guardo sto infame che fa il figo per passarmi e poi va lungo.."
Comunque sto finendo la birra per cui soddisfatto rientro.
Mi sembra di aver guidato benino e infatti il cronometro mi regala un 1.29,7 che mi riempie di entusiasmo.
Penso che arrivarci in una quindicina di giri non sia banalissimo.
Riconsegno la moto a Davide e mi rimetto definitivamente civile.
I ragazzi fanno le ultime entrate e rimangono costanti sul loro passo. Anche le foto non mentono sono molto bravi!
La pista chiude alle 17,  iniziamo a caricare tutta l'incredibile quantità di roba che avevamo stipato nella Clio di Davide, ma manca una tappa fondamentale:
Visionare le foto dal fotografo.
Davide si lascia scappare "vorrei proprio una foto in uscita di curva mentre impenno"

Preso!
Guardiamo le sue e purtroppo non c'è, ma il fotografo ha fatto una cartella anche con me sul ninja...
"ah guardiamole così avrò la foto io che impenno sulla tua!!!"
Fortunatamente per me e soprattutto per Davide, la temuta foto non c'è.
Per cui saluti finali e ci rimettiamo sulla via di casa, con tappa finale da MGM a lasciare la Gialla dal dottore.
Imparerò nei prossimi giorni che cosa mi aspetta.

Considerazioni finali.
E' stata una giornata molto bella.
Siamo tornati interi, con le moto intere e abbiamo guidato bene tutti.
Ok la Gialla si è rotta, ma nella sfiga è andata benissimo.
Ho riso un sacco per le mille prese in giro, per cui spero presto di ripetere...
...ecco magari senza rompere la moto eh...

Stay tuned!

martedì 16 luglio 2019

L'argine Agosta di Anita col Cava!

Alle volte certe dinamiche sono incomprensibili.
Tra valli e mare.
Se prendete un qualsiasi atlante stradale da motociclisti, troverete indicato come percorso panoramico interessantissimo, il percorso che collega Anita a Comacchio lungo l'argine Agosta.

Erano anni che volevo farlo.
Erano anni che amici dalle zone più disparate d'Italia me ne parlavano entusiasti.
E pur avendolo a 50km da casa mai fatto....
Mistero!

E poi l'incastro magico criss-cross si palesa.
Mi chiama il buon Cava: " Simo lunedì parto dal Lido di Savio per rientrare a Bergamo, riusciamo a beccarci?"
Assolutamente si, ma come unire l'utile al dilettevole?
Ci penso un attimo e gli rispondo:" ma se ci incontriamo ad Anita, e rientriamo a Ferrara per le Valli?"
Andata!
Abbelliiiii?!?!?!?

Per cui la punta è per le 17 ad Anita.
Per andarci inforco la Titty e mi butto verso Argenta, Alfonsine ed Anita.
C'è caldone, ma non impossibile e il traffico è molto poco.
In netto anticipo arrivo nel bar della piazza principale, penso sia poi anche l'unico bar... dove trovo già il buon Cava ad aspettarmi.
Due abbracci, quattro stronzate e via alla scoperta dell'argine.
Qualche km di campagna ed arriviamo in un mondo irreale.
Traffico zero, volendo potremmo fare le classiche foto all'americana stesi sulla linea di mezzeria.
da un lato le valli e i campi e dall'altro il mare.
La velocità scende e scende e i sorrisi si allargano.
Il contatto con la natura è notevole, si sente il caldo del sole, l'odore del mare, un sacco di gabbiani e aironi girano indisturbati.
Ci fermiamo per le foto di rito.
Che dire, fighissimo.
Tutti la menano con la Camargue, ma direi che abbiamo panorami lagunari spettacolari anche a casa nostra.
Ok questo tratto è circa 10 km, ma ti concilia davvero con te stesso.
L'itinerario paesaggistico proseguirebbe verso nord, attraversando Comacchio per passare dall'abbazia di Pomposa e da lì verso la Sacca degli Scardovari e il Delta del Po, ma noi dobbiamo fare strada verso Ferrara per cui arrivati a Comacchio svoltiamo verso ovest sulla Sp1 e con il sole dritto in faccia passeggiamo tranquilli fra i campi della bassa rientrando verso casa.
Ci scambiamo le moto, così dai tempi del GS torno a guidare il boxer storico BMW.
Sulla NineT non c'è il Telelever, ma direi che le sensazioni alla guida sono quelle, moto facilissima e tutta coppia.
in the middle of nowhere
Visto che Cava non è mai stato a Ferrara ne approfitto per fare un velocissimo tour on the road, facendogli vedere il giro delle Mura, il palazzo dei Diamanti, piazza Ariostea e poi giro a piedi del Castello, prima del meritato aperitivo.
Poi cenetta tradizionale e via che Cava ha 250km da fare per tornare a Bergamo.
Lo accompagno per la prima ventina di km, sono quasi le 21 e la quantità di insetti che ammazziamo è impressionante...
Arrivati a Bondeno ci salutiamo!
Alla prossima, magari con più tempo a disposizione.

Stay tuned






lunedì 15 luglio 2019

La prima Futa by night del 2019

E' incredibile ma è partita la stagione motociclistica 2019 e non ho scritto un tubo a riguardo...
Al solito non è che abbia fatto sfracelli, ma qualcosa da celebrare c'è!
La Titty semi-touring al belvedere.

Come prima cosa Giovedì 24 giugno è finalmente partita la prima Futa by night!!!
Mamma mia che voglia che ne avevo!
Visto che l'anno scorso abbiamo trovato la formula giusta, non abbiamo cambiato di una virgola, se non che il numero di partecipanti è cresciuto...che non è affatto male.
Per cui ritrovo alla Pulce alle 19 e via verso Farneto, poi Pianoro, e poi Loiano con sosta al belvedere.
La squadra al momento è composta da Chicco, Tinto e Foresti.

Inutile nascondersi dietro ad un dito...avevo molta voglia, la Titty faceva il suo mestiere alla grandissima, per cui salendo sono stato abbastanza tanto disinvolto.....
Salendo abbiamo raggiunto un gruppone di una dozzina di motardi con i mezzi più disparati.
Visto che quelli in fondo al gruppo erano ai limiti della pericolosità con se stessi, abbiamo iniziato a risalire nel gruppo...
I belli del belvedere...o quasi belli
Questo non ha aiutato la mia vena chiusa, perchè più ne passavo e più volevo passarne...
Non si fa, non si fa....ma ohi non si piange sul latte versato ormai ho scappellato.
Arrivo al duo in testa.
Sono in coda ad un suzuki gsr600, appena mi vede negli specchi inizia a dare manate di gas ad ogni uscita di curva.
Ecco secondo me questo è davvero pericoloso.
Io quando qualcuno mi raggiunge, lo lascio andare, mica vinco qualcosa a tenerlo dietro, e soprattutto mai e poi mai modifico il mio ritmo per dimostrare qualcosa..
...invece questo inizia a dare gas senza un senso, per cui poi di deve attaccare ai freni, col risultato che se prima guidava decentemente, adesso fa cagare.
Lo affianco in staccata e lo lascio li. La Titty in montagna è un fulmine e arrivo alle spalle del primo.
Il capofila guida bene un ninja 1000.
Anche lui alluga, ma per lo meno continua a guidare bene, era il primo del gruppo perchè sicuramente è il più esperto.
Con un pizzico di rammarico mi accodo fino al belvedere.
Va bene avere la vena chiusa, ma un po' di testa va usata eh.
Nella sosta al belvedere ci raggiungono anche il Cippo e Gas.
La comitiva è al completo per cui via verso lo Chalet e dopo le foto di rito a Giugnola da Damì dove un bel tavolo ci aspetta.
Solita ottima mangiata e carrellata di chiacchiere ed è arrivato il momento di puntare le moto verso casa.
Alla fine il tutto si riduce a riuscire a fare due curve decentemente e soprattutto a mettere le gambe sotto al tavolo!
Ovviamente presto ci sarà il bis!

Gruppone al completo
P.S.
Piccolo retroscena. qualche settimana dopo mi è arrivata a casa la fantomatica busta verde da Velox... visto che nel rientro notturno in completa assena di traffico ero stato abbastanza sciolto...avevo il terrore di essere stato preso per benino.
Fortunatamente l'ho preso all'andata, nascosto da qualche parte...piccola infrazione di 5 km/h e passa la paura.

Stay tuned

La Gialla First Step

Come avrete notato dagli articoli su Pomposa, finalmente sono riuscito a debuttare con la Gialla.
Dico finalmente perchè è stata una mezza odissea.
Come detto nell'articolo di presentazione, come prima cosa ho fatto le piccole modifiche necessarie al passaggio della revisione.
La gialla sul banco con le scarpe nuove.
Smaltita quella pratica sono passato alle cose serie.
Gomme, tubi in treccia e controllo generale dal mio meccanico.
Per i tubi in treccia è stato un mezzo macello.
Chicco di MGM mi ha chiesto di recuperare dei tubi Goodrige a detta sua di qualità superiore a quelli che si trovano a prezzi stracciati.
Li ho comprati su Ebay da un venditore con oltre 120 mila vendite, ma tra supercazzole varie ci ho messo più di un mese per averli...
Direi che nel 2019 sia una cosa davvero assurda.
Per le gomme mi sono avvalso come per la Triple di PneusGiovo, ordinando un treno di Pirelli Supercorsa V1 sc2.
La scelta è anche dettata dal fatto che la misura posteriore 180/55 sta andando un po' in disuso, sostituita per l'uso solo pista dal 180/60...che però non essendo a libretto non può essere utilizzata per strada..
Poco male per il mio livello di guida, le V1 offrono già prestazioni superiori a quanto io possa chiedere loro.
Ottenuto tutto il materiale ho finalmente portato il Cbr da MGM per le operazioni di montaggio e controllo.
La melma al posto dell'olio...
Se per le gomme nessun problema, è arrivata una sorpresa dai freni.
Di fatto in 16 anni può essere che il liquido dell'impianto anteriore non sia mai stato cambiato. Infatti era una melma arancione....con tanto di foto a prendermi in giro di Chicco...
Super pulizia e sostituzione con Motul 660 Racing.
Si sono rivelate alla frutta anche le pastiglie, per cui via i residuati bellici per un set di Braking Racing Cm66.
Tanto per cambiare facciamo girare l'economia!
Ma alla fine come va sta moto?
No perchè dai e dai e non lo dico mai.
A Pomposa mi sono trovato benissimo come feeling generale.
In fondo stiamo parlando di una Honda che fa del feeling immediato il punto di forza di tutte le sue moto da sempre.
Il motore, complice lo scarico completo e il filtro aria racing, è molto lineare e tira fuori bene dalle curve.
I rapporti sono stati accorciati moltissimo, 2 denti in più di corona e 1 dente in meno di pignone, per un 10% circa di accorciamento, per cui la moto si muove molto bene pur essendo un seicentino tutto coppia in alto.
Dovrò valutare se i rapporti così corti siano poi sensati anche in piste più impegnative.
Ciclisticamente rispetto al setup di serie ho indurito leggermente sia davanti che dietro e direi che sono già ad un 90% di perfezione.
Anche in questo caso aspetto altri giri per poter definire meglio, sicuramente i curvini di Pomposa non permettono grandi valutazioni sulle sospensioni.
In generale si sente che il telaio è ottimo e  che si può arrivare a livelli molto alti.
Non è un caso che di queste moto ne hanno vendute a pacchi e che tutt'ora ci siano tantissimi amatori che le utilizzano consoddisfazione.
Ultima considerazione sui freni.
Adesso siamo perfetti.
Le pastiglie cm66 sono davvero racing. Le prime pinzate non frenano, ma appena in temperatura mordono fortissimo.
Questo limita tantissimo l'uso stradale, ma aiuta non poco in pista.
Forse ma forse ho notato un pelo di fading, ma mi è difficile dire che  i 40 gradi, il milgioramento della mia velocità e la pista non proprio ottimale, non siano cause che mi hanno fatto sembrare la frenata più lunga.
Beh non mi resta che portare la Gialla ad Adria per capire a che punto sono!
Stay tuned.