sabato 29 giugno 2019

Il nuovo circuito moto di Pomposa

Visto che in tanti amici mi hanno chiesto come sia questo nuovo tracciato, provo a fare una piccola analisi corredata da video in modo da dare un quadro più completo a chi volesse andare a provarla.
Ecco il raccordo dei 1600 metri della pista.
Siamo sul rettilineo del traguardo.
Con la Gialla ho due opzioni, tirare a fondo la seconda o appoggiare la terza per toglierla in staccata.
Bisogna stare tutti a sinistra e ritardare l'ingresso nella prima curva a destra perché in uscita bisogna stare tutti stretti a destra per entrare nella lunga sinistra che è la curva 2.
Si fa tutta a gas puntato in leggera accelerazione a circa 100kmh in percorrenza.
In uscita bisogna sacrificare un po' l'apertura del gas perché é necessario restare sulla parte sinistra per  impostare il tornantino successivo a destra.
Qui bisogna ritardare l'ingresso all'infinito e prendere il cordolo interno all'ultimo momento.
Con il CBR e i semimanubri ho tribolato non poco per trovare il modo di farla senza finire lungo sul cordolo esterno.Il punto più complicato per me.
Esci e scarichi la seconda e la terza.
Piccola alleggerita di gas per la successiva destra che va sempre impostata tardi per rimanere larghi a destra per buttarsi nella lunga sinistra da raccordare che immette sul primo troncone del rettilineo.
In uscita io scarico seconda terza e quarta.
Nei primi due terzi si sta sulla sinistra ben piegati puntando il cordolo esterno dell'inizio del terzo troncone.
Simpatico il dossetto che a fine piega fa saltare un po' la moto...
Da una sensazione un po' da Tourist Trophy....
Col cbr arrivo alla staccata con abbastanza spinta, direi almeno 180 effettivi  ( ho letto 194 di contakm) ed essendoci pochi punti di riferimento non è banale lavorare sul punto di staccata.
Anche qui bisogna ritardare l'ingresso per la sinistra che é abbastanza chiusa e stare tutti a destra per sfruttare tutta la larghezza della pista.
Seconda-terza in uscita e di nuovo seconda per la destra  di ritorno, manata di gas  e di nuovo tutti a destra per inserirsi nella sinistra lunga che immette sul rettilineo di arrivo.
Di fatto al termine della sinistra si entra nel rettilineo curvando a destra, ma tagliando il cordolo di può fare molta meno strada.
Taggo qualche video abbastanza esaustivo.
Per primo un vido che mi ha fatto Volto dalla Pitlane.
Secondo me da abbastanza l'idea della toruosità della pista.
Nel video passo una ragazzo che era appena entrato al Tornantino.
Di fatto insieme alla staccata in fondo al rettilineo principale, l'unico punto di sorpasso in sicurezza.

Poi metto un medley di un paio di video che ho fatto "illegalmente" da dentro alla pista a Volto.
Si vede benissimo la traiettoria sul cordolo per immettersi nel traguardo  e il paio di uscite un po' da sacrificare pergli inserimenti successivi.


Chiudo con un paio di  giri  dalla soggettiva di Volto con il Monster che avevo inserito già anche nel racconto della giornata.
Di fatto Volto fa esattamente quello che ho scritto nell'analisi.

Per quanto riguarda i tempi noi siamo passati da oltre 1.20 all'1.13 di passo.
Sicuramente siamo ulteriormente scesi, racechrono ninja dato un 1.12.4 nell'unico giro che mi ha registrato nelle varie entrate, ma direi che verosimilmente qualche giro ancora più basso lo abbiamo messo in cascina.
Sicuramente si può fare tremendamente meglio, ma con più di 40 gradi nell'aria e l'asfalto rovente direi che va bene essersi divertiti senza lanciare le moto.
E poi così possiamo tirarcela per migliorare la prossima volta.

Adesso non resta che andarla a provare tutti insieme :)

venerdì 28 giugno 2019

E venne il giorno di Pomposa

Il nuovo circuito di Pomposa é stato inaugurato in marzo.
Eroi del caldo!
E da allora volevo andare a provarlo, in fondo in una quarantina di minuti si é là, il costo è basso e l'idea di provare una pista nuova é sempre allettante.
Poi ovviamente, lavoro, famiglia, il circuito che cambia il calendario all'ultimo, tutto maggio di pioggia e siamo arrivati ad oggi.
Potevo andare da solo?
Certo che no.
Con me sono venuti Volto che dopo solo 27 anni ritorna in pista in moto e Saverio che è al suo debutto assoluto.
Da veri Peones ci troviamo con le moto stradali e i nostri zaini in spalla, pronti all'avventura.
Mezz'oretta della noiosa Superstrada Ferrara-Lidi e siamo all'ingresso.
Un certo Paddock
Ci registriamo e andiamo nel paddock...
...oddio andiamo nel prato che sta in mezzo fra la pista da Kart/motard e la pista da moto/auto.
Non capisco perchè la mia trousse da bagno contenente gli attrezzi non sia vista seriamente...vabbè...
Oltre a noi c'è un gruppo di motardisti, e sempre in stile peones chiediamo di mettere gli zaini vicini ai loro furgoni per non lasciarli in mezzo ad un prato... che ok peones, però dai un minimo...
Il capoccia ci segnala che i container che fanno da palazzina di controllo della pista moto, creano una zona d'ombra per cui potevamo bivaccare direttamente in pitlane.
Rincuorati dal livello di peonaggine generalizzato, smontiamo gli specchi sgonfiamo le gomme...tanto...perchè siamo già oltre i 30 gradi e sono le 8.45...
In giro non si vede nessuno, per cui quando siamo più o meno pronti vado in ufficio a chiedere info...la risposta è fotonica: "si si dalle 9 potete girare, all'ingresso mi raccomando girate a destra, c'è la freccia!"
Perfetto, sono più peones loro di noi!!!!
Trousse da bagno attrezzata. Per veri Peones!

Per cui portiamo gli zaini in pitlane, portiamo le moto e all'ombra del container ci prepariamo ad entrare.
Gli accordi sono semplici.
Entriamo, facciamo qualche giro insieme e usciamo. Giusto per capire dove siamo.
Dentro!
Siamo alle solite. Sto guidando una moto di fatto sconosciuta su una pista sconosciuta.
Rispetto al solito c'è il vantaggio non da poco che c'è un caldo infernale...si vola già sopra ai 35....
Come da copione facciamo 4-5 giri molto circospetti.
Il circuito è strettino, ma abbastanza variegato, le curve pur praticamente tutte da seconda, hanno tutte una raggiatura variabile e trovo interessante il rettilineo che di fatto è composto da tre tronconi, per cui tutta la prima parte è da fare in piena accelerazione piegati a sinistra.
Inizio a capire qualcosa per cui allungo un pelo e vedo con piacere che Volto mi viene dietro. 
Ottimo!
Rientriamo al campo nomadi della pitlane e ragioniamo insieme sulle traiettorie da usare con la fantastica mappa del circuito presa in ufficio...
Volto sul Monster

Il morale è già altissimo, le gomme hanno lavorato bene su tutte le moto, per cui subito dentro.
Utilizziamo la procedura tipica dei dei corsi, davanti io per un paio di giri, poi faccio sfilare Volto così lo vedo, poi faccio passare Save  e poi di nuovo tutti dentro ai box per confrontarsi.
Certo poveretti i miei due compagni che hanno me come "esperto", però sono quello che passa il convento :-P!
Inizio a memorizzare la pista.
Il mio punto critico diventa il tornantino seccchissimo a destra di metà pista, che con i semimanubri non è comodissimo e infatti finisco spesso troppo largo,mentre il rettilineo da fare piegati mi ricorda la vecchia Misano e inizio a prendere velocità non banali in relazione alle dimensioni della pista.
Faccio sfilare Volto, che mi colpisce perchè è già abbastanza a posto di traettorie e guida il suo monster molto bene.
Si vede che è abituato all'essere in pista e a sfruttarla, sicuramente gli anni di Kart aiutano, e allo stesso tempo si vede che fa i classici errori di postura in sella dei principianti/ amatori, che in moto forte non ci vanno spesso, me compreso eh.
E' il momento di far sfilare Save che è al debutto assoluto per cui ha sicuramente bisogno di tempo per slegarsi un po', ma anche lui si merita un bel bravo, perchè sta provando a seguire i consigli che gli abbiamo dato e gira fluido.
Save sul Kawa

Rientriamo ai box e ci confrontiamo.
Do un po di consigli su postura, posizione in pista e ancora traettorie.
Il caldo è ancora maggiore, ma le gomme sono ancora belle e stabili... non ci resta che bere come cammelli.
Iniziamo quindi a entrare e uscire sfalsati, perchè continuiamo ad essere i soli in pista, per cui ci prendiamo la libertà di andare a bordo pista per fotografarci e riprenderci.
Aldilà del mero aspetto di soddisfazione personale, che non è trascurabile, le foto e i video li utilizziamo immediatamente per vedere come siamo messi in sella, e che traiettorie stiamo facendo.
Il corso a Cervesina mi ha insegnato che vale più un'immagine che mille spiegazioni.
Perchè puoi dire a uno mille volte di uscire dalla moto, ma se gli fai vedere che è dritto come un palo sei sempre più convincente!!!!
E infatti più giriamo e più miglioriamo e i tempi crollano...
Se prima il morale era altissimo, adesso è alle stelle.
Volto non sta nella pelle, se non fosse che le pedane basse del monster gli fanno sfregare un sacco gli stivali e sta esaurendo gli slider...
E il grande Save arriva a battezzare le saponette!
Con la Gialla in action

Io inizio a fare run più corti, ma cercando di tirare un pelo di più per cercare di abbassare il tempo e devo dire che mi sembra di essere arrivato ad un buon livello, visto che il tornantino fetente ho smesso di sbagliarlo e in fondo al rettilino inizio a superare i 190...
Il caldo però si fa sempre più infernale e spendiamo più di acqua e sali minerali che di benzina...per cui giustamente le pause si allungano.
Le gomme stanno lavorando ancora bene, ma siamo un po' al limtie, dovremmo sgonfiare ancora un po', ma in fondo che senso ha mettersi con 40 gradi a cercare il pelo dell'uovo per fare i tempi?!?!?
Arriva un duo con Gixxer da pista e un kawa 636 stradale.
Entrano girano, ma non ci sembrano irresistibili.
Ok che siamo Peones, ma l'agonismo è sempre lì pronto a saltar fuori.
Mentre girava fortissimo un ragazzo tutto sponsorizzato malossi su uno zip da trofeo, sicuramente la pista è più adatta a lui che ad una moto coi semimubri.
Campo nomadi della pitlane...

Verso le 12.30 facciamo l'ultima entrata, ma ormai siamo cotti per cui dopo qualche giro chiudiamo la partita e vediamo di smontare il campo nomadi.

Siamo semplicemente disidratati, in un lago di sudore, ma felicerrimi per come è andata via liscissima la mattina racing.

Pomposa si è rivelata una pista molto a conduzione famigliare, molto Peones inside, molto adatta ad una mattina di fuga fra i cordoli a basso costo.
Sicuramente voglio tornarci con la Titty perchè sono convinto che con il manubrione e l'agilità della kawina farei dei numeri.

Perchè ovviamente la prima cosa che ci siamo detti lasciando la pista è stata : "Quando lo rifacciamo?"

Stay tuned

P.S.
Chiudo con un video in soggettiva di Volto che effettua un paio di passaggi.
Il passo è sull'1.13 alto.
Da qui sicuramente abbiamo abbassato di almeno un paio di secondi, ma ripeto i tempi erano l'ultimo dei nostri interessi.

martedì 18 giugno 2019

Un test diverso!

Per una volta parlo di qualcosa con 4 ruote...lo so ha dell'incredibile.

Daniele "Volto" è un carissimo amico che si diletta a girare e gareggiare in Kart e come me ama il racing in tutte le sue forme.
Era già qualche anno che mi invitava a provare il suo kart, ma vuoi gli impegni di famiglia e lavoro, vuoi la mia assoluta inesperienza nella guida del kart, non eravamo mai riusciti a combinare fino al 13 giugno.
L'appuntamento è al kartodromo di Migliaro, meteo perfetto, 29 gradi un po' ventilato.
Arrivo che Volto sta finendo la preparazione del kart.
Già solo a vederlo rimango affascinato dalla pulizia meccanica e dallo spirito racing che traspare da ogni vite.
Tutto è funzionale ad andar forte.
E' chiaro che sto entrando in un mondo completamente diverso a quello a cui sono abituato.
Già il kart è sollevato da terra su un carrello dotato di batteria e sistema idraulico che lo aggancia da dietro e lo solleva per lavorarci comodamente in piedi.
Mai vista una roba del genere, che ovviamente è cosa comune nei kart.

Le operazioni preliminari sono ok, accensione del kart direttamente sul carrello con una procedura in un certo senso di altri tempi.
Una cinghia viene avvolta ad una ruota posteriore e poi la si tira fortissimo con la seconda dentro...e in un secondo il suono del due tempi fa capolino.
Il motore è un Modena Engines 125, lamellare...un giochino da 50cv...e suona davvero benissimo....
Volto finisce di vestirsi, appoggia il kart a terra e lo spingo per mettere in moto ed entrare.
Fa qualche giro... e io resto basito.... ai miei occhi, ma direi anche in assoluto.... va come una mina, con il motore sempre in coppia che ulula...
Al rientro mi vesto in stile fantozziano.
Tuta da mecanico di tre taglie in più, asics tiger e guanti estivi da moto... ah no che fashon...
Ho le orecchie piene delle raccomandazioni di Volto...e il culo strettissimo.
Entro e sono nella mia solita situazioni.
Non conosco la pista,
Non conosco il mezzo.
Non conosco manco la posizione dei comandi.
Come dicono a Genova: Siam perfetti!
Entro e il mio obiettivo minimo è non girarmi e non far danni.
Il cambio è un burro, lo sterzo è un macigno e dopo poche curve mi sembra già di volare.
Poi insisto un pelo in una marcia, il kart entra in coppia e penso subito che non ho portato delle mutande di ricambio....

Continuo altri 3-4 giri prendendo un pelo più confidenza, ma il quadro è di uno che non ci sta capendo molto....ad essere buono....
Volto mi fa accostare e mi da qualche consiglio. Il primo è di usare più il cambio e di usare il motore come un bicilidrico da moto e non come un 4 in linea.
Riparto per altri giri ed effettivamente faccio un piccolo step.. riesco a fare un pelo più di percorrenza e a tenere meglio il motore in prossimità della coppia.
Esco che sono fradicio e con le braccia dure... una roba semplice per il fisico...
Con Volto analizziamo il tracciato e mi dice dove stare e che marce usare... sembra facile.... ma non lo è per un cazzo.
Perchè l'attrezzo usato come si deve arriva a  4g laterali in curva... che vuol dire avere velocità di percorrenza quadruple rispetto al tuo istinto di conservazione e soprattutto uno sforzo fisico impressionante.
Se come traiettorie ci sono quasi, non avendo velocità in curva, faccio calare il motore, per cui esco piano, inserisco peggio ecc...
Non è banalissimo riuscire a migliorare, perchè appena sistemi qualcosina, aumenta l'intensita dello sforzo e la precisione richiesta....
Davvero chapeu a chi li guida forte.
Rientra Volto che fa un run veloce, ma non è soddisfattissimo perchè è a 1 secondo dai suoi tempi.
Considerando che me ne sta dando 30 di secondi, potete immaginare quanto spinga lui e sia rivettato io.
Rientro e mi impegno ad applicare i consigli.
Ci capisco un pelo di più, addirittura riesco a buttare un occhio alla dashboard che ti da giri motore e velocità.
Ad ogni giro calo 1-2 secondi, proprio perchè facevo talmente schifo prima che i margini sono incredibili.
Dopo un giro che mi ha quasi soddisfatto, sbaglio completamente l'entrata nel rettilineo e capisco che devo fermarmi perchè sto perdendo lucidità.
Entra Volto alla ricerca di un tempo migliore di quelli fatti fino a qui, ma il kart ha qualche incertezza.
Facciamo qualche operazione di manutenzione senza troppo successo. L'esito è presto detto, va rifatta la carburazione perchè è un po' grasso.
Nonostante questo Volto riesce a migliorare i suoi tempi e la mattina si chiude.

Giusto per farmi deridere e per farvi capire la differenza fra uno che debutta e uno che è avesso alla guida, favorisco un paio di video.

Questo è il mio giro migliore.... Circa 1.25... a vederlo mi viene da piangere.

Dopo che vi siete fatti delle grasse risate, potete vedere un giro di Volto...
Un giro di riscaldamento, poi ha ritato giù altri 2 secondi...anche se a vederlo non riesco a capire come e dove.

Direi che il paragone è imbarazzante, ma fa capire benissimo, come la guida vera e seria, non sia una cosa che si improvvisa in venti giri.
Ecco la vista dall'esterno che rende l'idea della velocità in curva.



Da parte mia sono andato via con un gran sorriso. Esperienza davvero fenomenale che prima o poi devo ripertere...e magari sperare di migliorare un pò.

Sorrisi da Racing!

Stay Tuned


lunedì 10 giugno 2019

Le moto di Cervesina

Come detto nel lunghissimo report, io e il Tinto abbiamo noleggiato due moto pronto pista da Luca per la giornata al Tazio Nuvolari.
Mi sembrava giusto dedicar loro un post con la descrizione il loro comportamento.

Hornet 600
Ok appena dici Hornet 600 molti storcono il naso...
Dai la moto da cinni, senza telaio, senza motore ecc ecc
Beh non avete provato questa.
Forca rovesciata con cartucce pressurizzate bitubo, pinze radiali e piastre di sterzo dal pieno, impianto anteriore Brembo Supersport, mono racing, scarico completo, cambio elettronico, radiatore e via tutto quello che non serve.
Anche il motorino di avviamento é stato tolto, per cui ho provato l'emozione di farmi spingere in pitlane e mollare la frizione dando una culata sulla sella per farla partire.
Racing da bestia!!!!
Sì vocifera che passi i 100cv alla ruota....
Quindi almeno una quindicina in più della Hornet di serie...
Penso non occorra aggiungere altro.
Appena ci salgo la sento, altissima, durissima, leviss.. no con le pedane altissime.
Cazzo che trespolo!
Appena mi accomodo (eufemismo) mi ci sono trovo subito molto bene, in fondo é una via di mezzo fra la Titty e il Triple in salsa moooltoooo racing.
Ma come va?
Il manubrione aiuta a metterla velocemente dove vuoi e  la ciclistica la senti subito solida, sicuramente non viene messa in crisi dai miei ritmi.
Non li avevo mai usati, ma l'accoppiata cambio rovesciato ed elettronico é veramente una figata.
Ho tirato delle Madonne nei primi turni, ma quando nel pomeriggio sono salito sull'R6 li ho rimpianti perché effettivamente in pista  ci sono momenti in cui aiutano tantissimo.
Il motore non ha perso il carattere originale, per cui ama girare alto ma senza eccessi, già dai 6mila tira fuori dalle curve e allunga fino a 13 ululando selvaggio e facendo parecchia strada, davvero molta più di quello che si possa pensare.
Ho pochissimi dati di Racechrono, ma sul dritto ho passato i 210 con la quinta a limitatore, che non mi sembrano pochi, visto soprattutto i miei limiti nell'affrontare il curvone che immette sulla retta finale.
Piccola chicca:
Complice il sottoscritto che in qualche frangente é troppo appeso al manubrio, in uscita dai tornantini non é difficile che l'anteriore si alzi di qualche centimetro.
La cosa é assolutamente gasantissima.
Unico appunto è che in staccata si muove molto dietro....
Ma credo che sia la combinazione del trasferimento di carico all'anteriore unito al rilascio della frizione brusco in staccata che fa bloccare un attimo la ruota dietro.
Comportamento identico alla Titty, per cui la cosa non mi ha disturbato più di tanto.
Tanto l'anteriore é solidissimo, i freni potentissimi, il grip offerto dalla slick sc1 talmente alto, che non é un problema fidarsi a buttarla dentro una volta mollati i freni.
Il cambio elettronico invece mi toccherà comprarlo, perché in pista aiuta davvero tantissimo.
Sia nella destra che immette nel traguardo che in quella che fa uscire dalla essere veloce, mi era possibile salire di marcia a metà curva a moto piegata.
Cosa molto ma molto più complicata con un cambio tradizionale.
In generale mi é piaciuta parecchio. Se avesse avuto il cambio dritto e senza le mancanze di potenza random che poi me l'hanno fatta lasciare ai box nel pomeriggio, sono convinto che avrei migliorato moltissimo i tempi che ho fatto.
Diciamo che mi è rimasta la sensazione che con qualche aggiustamento e con un po' di turni in più potrei quasi quasi sfruttarla decentemente.

R6
Anche qui siamo di fronte ad una moto da corsa.
Cartucce forcella Mupo racing , pompa Brembo, motore preparato da 120cv alla ruota ecc ecc
Ci salgo e sono contento che le pedane arretrate siano meno estreme di quelle della Hornet, ma non giro in pista con i semimanubri dal 2006, per cui mi sento un po' strano in generale.
Nei due turni in cui l'ho utilizzata, a parte il piccolo reset iniziale sul cambio, devo dire che l'ho trovata molto più difficile della Hornet.
Aldilà della posizione in sella, il motore fino a 10mila é praticamente spento, poi urla fino a 15mila spingendo fortissimo.
In molti punti dovevo usare una marcia in meno che con la hornet per poter uscire decentemente dalle curve.
Quandi va tenuto sempre altissimo, tentanto di fare moltissima percorrenza.
A tenerlo alto aiuta tantissimo la frizione anti saltellamento che permette di levare marce a ripetizione con la moto dritta come un fuso che non si scompone per nulla.
Anche questa è una figata stratosferica perchè puoi preparare per bene il punto d'ingresso con la moto bella stabile.
I limiti sono talmente alti che ti danno subito la dimensione di quanto stai andando piano perché non senti mai la più piccola sbavatura dalla ciclistica in qualsiasi frangente.
Però questo potenziale ha la necessità di una concentrazione e un impegno massimi per poterli sfruttare.
Se l'avessi usata tutto il giorno sono convinto che me ne sarei innamorato di più e avrei finito per girare più forte che con la Hornet, ma per quanto l'ho usata mi viene da direi che forse è troppo per un Peones come me che fa qualche uscita l'anno e basta.

Conclusioni
L'esperienza con entrambe é stata esaltante per motivi diversi, come lo era stata quella con la Gladius a Castelletto.
Però mi ha anche insegnato che per poter lavorare su te stesso hai la necessità di avere dei punti fermi. In primis una moto che conosci e con cui hai già feeling e automatismi assodati.
Alla fine della giornata, tra la pista nuova, due moto nuove, il cambio dritto e rovescio, i consigli di Luca sulla mia guida, devo dire che ero semplicemente esausto.
Adesso non mi resta che finire di preparare la Gialla e iniziare a mettere in pratica quanto imparato con lei.
Stay Tuned!

mercoledì 5 giugno 2019

I Peones al Tazio Nuvolari!!!

Mi ci sono voluti due giorni per lasciar sedimentare le emozioni e riuscire scrivere qualcosa per  trasmetterle.
Sicuramente il 3 giugno 2019 sarà una giornata che ricorderò per molto tempo.
Ma molto tempo.
Dopo la bellissima esperienza a Castelletto con la Gladius (Ecco il link https://dinamotardo.blogspot.com/2018/10/mentalita-racing.html ) , mi era rimasto il tarlo di provare una pista più seria con una moto ancora più racing.
Il tarlo era rimasto bello forte anche al Tinto, che avendo saltato l'appuntamento di Castelletto per un imprevisto, aveva una voglia matta di fare la stessa esperienza.
Sono bastati pochi messaggi al buon Fabrizio che la macchina organizzativa é partita.
Subito si è aggiunto Stefano, che essendo di Milano,per una volta non deve fare trasferte intercontinentali per fare due ore ad Adria con il mitico Gixxer che sta per raggiungere quota 200k km (!?!?!).
A ruota le new entry Davide e Nicola , con le loro cavalcature assolutamente serissime.
Davide un bel zx10 2008 uso pista e Nicola una Tuono V4 molto pimpata e pimpante!!!
A questo punto potevamo accontentarci?
Direi proprio di no.
In attesa del Briefing
Per cui abbiamo preso il box 10 in esclusiva per fare quasi i seri per davvero.
Ma perché il Tazio Nuvolari che in fondo per noi é un po' in culo ai lupi?
Perché nel frattempo il buon Luca Carughi é diventato il responsabile dei corsi, e già il fatto di avere lui al box a darci consigli non è poco.
Proprio per questo io e il Tinto decidiamo che oltre al noleggio delle moto, faremo un'ora di corso One to One con Luca, per vedere di alzare un po' l'asticella della nostra guida.
Visto il meteo assolutamente devastante di maggio, avevamo tutti un po' paura che alla fine ci saremmo trovati con il cerino in mano, e invece il fato ha deciso "brutto tempo anche basta" e che la giornata si svolgesse sotto ad un caldo tropicale....
In fondo dopo Adria con 42 gradi, se non sudiamo non siamo felici ...
La macchina organizzativa ha accelerato nei giorni pre evento considerando ogni più piccolo aspetto...
Che si è tradotto in auto cariche in maniera imbarazzante di qualsiasi cosa potesse anche solo essere necessaria.
Per dire ho portato 3 paraschiena e una tanica di benzina....così aggratisse...
La sveglia é stata bella difficile, visto che Nicola é andato a prendere Davide alle 4.30 e io alle 5 ero già in viaggio per andare a prendere Tinto.
Arriviamo più o meno insieme per le 8 in circuito e trovo subito Luca che ci porta ad iscriverci e segnale che i lavori sono già in corso al box 10.
Sbrighiamo la parte amministrativa e andiamo finalmente ai box a vedere cosa aspetta a me e al Tinto.
Al primo posto abbiamo una fantastica Hornet che per usare un eufemismo é bombardata a manetta.
Cosí per dire ha la forcella rovesciata, impianto completo Brembo Supersport, mono mupo, cambio elettronico rovesciato ecc ecc
Al secondo posto una r6 2006 altrettanto bombardata, cartucce mupo pressurizzate alla forcella, mono, pedane, kit yec Supersport ecc ecc si parla di oltre 120cv alla ruota....
Io ho la bava alla bocca e gli occhi a cuore.
Dato che il primo a fare il corso sarà il Tinto alle 10, ci accordiamo perché sia lui ad usare la r6 che avendo il cambio dritto ha sicuramente un tempo di adattamento più veloce.
Già non conosciamo le moto e la pista, avere anche il cambio rovesciato mai usato da entrambi,  non é banalissimo.

ma dove siamo capitati!
Al solito io sono ignorante come un paracarro e accetto volentieri la sfida ulteriore.
Alle 8.30 andiamo a fare il briefing obbligatorio di sicurezza.
Ok solite cose, le bandiere, qualche traiettoria e tutta usa serie di consigli di sicurezza, tipo come uscire dai box, come e dove segnalare il rientro  e un minimo di norme di comportamento.
Onestamente giusto tutto, ma non nego che mi abbia messo una certa agitazione, insomma dalle parole dell'istruttore sembra che la gente si sdrai ogni 3x2 combinando le peggio cazzate...
Facile che sia vero, ma di certo non tranquillizza eh.
Ottenuto l'agognato bollino torniamo ai box e finiamo la preparazione.
Guardandoci in giro per il paddock la tensione non è che scenda poi più di tanto.
Il livello dei partecipanti sembra decisamente alto.
Nel box di fianco al nostro c'è un gruppo di duetempisti arrivati con il furgone di un team e nel box successivo c'è il bilico del team del pilota-youtuber Nasca che sta scaricando moto preparatissime a profusione...
In giro per il paddock vedo una ducati v4r, varie V4 normali, R1 e zx10 ultime serie tutte uso pista...
Ammazza oggi ci fanno neri....
Io e Tinto siamo i primi ad essere pronti, un po' perché non abbiamo le moto da scaricare e preparare e un po' perché avendo subito dopo il corso é sensato girare un po' per avere qualche idea sulla pista.
Premio top del top a Stefano che nel controllare la pressione delle gomme subito prima di entrare, si accorge di aver montato alla rovescia il cerchio anteriore.. il senso di rotazione della gomma é sbagliato per cui deve smontare il cerchio e girarlo.
Le nostre motorette
Davvero niente male, ma in fondo siamo o non siamo peones?

Entriamo io e Tinto,  o meglio entra Tinto perché la hornet ha l'avviamento a spinta e non riesco a metterla in moto perché non tiro l'aria...
Già questo mi agita un po'...ma dopo qualche tentativo e non so quante madonne riesco ad entrare anche io.
Non c'è molto traffico per cui siamo abbastanza tranquilli.
La hornet mi dà subito confidenza e provo ad allungare, ma tra la pista sconosciuta e il cambio rovesciato esco dopo una decina di giri dichiarando un convinto " non ci ho capito un cazzo!!!"
Nicola e Davide stanno entrando e le mie parole li aiutano a rilassarsi zero ...
Come metto a proprio agio le persone io...
Fa già caldone bevo tanto e mi scambio le info con Tinto che é messo come me.
Chi ben inizia...
Attimo di pausa e rientriamo.
Vado decisamente meglio, mi ricordicchio la pista, mi devo concentrare un pelo meno sul cambio e per questo mi sento più fluido e inizio a  grattare saponette e dare più gas.
Rientro ai box decisamente più galvanizzato.
Sono ormai quasi le dieci.
Tinto tira il fiato perché fra poco inizia il corso, per cui mi riposo un attimo e rientro seguito da Stefano.
Memore degli insegnamenti di Castelletto, entro e alla prima curva do subito il 100%, tanto le slick sono calde per le termocoperte per cui non ci sono problemi di grip.
Mi sento ancora meglio e mi avvicino ai miei limiti.
Perché ovviamente di avvicinarsi ai limiti della moto non se ne parla eh
4-5 giri tirati e rientro molto soddisfatto.
Sto già lavorando per spostare in avanti qualche staccata e dare gas meglio nella chicane veloce.
Vuol dire che mi sento bene.
La mia idea era di fermarmi un attimo a rifiatare fare una altro run corto  e poi riposare un po' di più prima del corso.
Invece disastro!!!!
La R6 non va in moto per cui, mentre i tecnici ( il Nonno e i suoi due aiutanti) la sistemeranno,  il corso lo dovrei fare io...
Merda ho il fiatone, sono già sudato a bestia e con le gambe che ululano, entrare adesso é una fregatura.
Mi accordo con Luca per avere un attimo per rifiatare, bevo, mi calmo e scambio due parole con gli altri.
Siamo messi tutti uguale, la pista ha un certo numero di punti tecnici che vanno sistemati per bene e  ci vuole impegno per andare forte.
Nel mentre arriva ai box Fabrizio che conoscendo la pista ci dà qualche consiglio.
Sicuramente consiglia di cambiare la pressione delle gomme a Davide che non ha molto feeling col ninjone. Ma il più bello è che " nel rettilineo aspetti il dosso e dopo stacchi. Quando sei comodo poi allunghi ancora la staccata all'inizio del cordolo"
Ci guardiamo tutti esterrefatti?!?!?!?!?
Il dosso?
Nicola e Davide al Box

Ma dov'è?
Ma guarda che noi stacchiamo super prima!?!?!
Sei pazzoooo!?!?
Moriremo tutti ( cit. Joe bar).
Guardo Luca  e gli ho l'ok per iniziare il corso.
Sicuramente non sono al 100%  ma è tempo di partire, e proprio in quel secondo sento l'r6 che va in moto, un banale fusibile out.
Per cui prego Tinto vada pure avanti lei che mi scappa da ridere!!!
Mentre Tinto esce nel suo banco di scuola su due ruote, io riposo altri 10 minuti.
L'accordo era che Tinto facesse 2-3 giri davanti a Luca e poi dentro ai box per qualche consiglio e di nuovo fuori con Luca davanti.
Al rientro Luca mi dice subito " Tinto non va male, basta sistemare la posizione e migliorerà un sacco"
Tinto non rientra.
Iniziano a fargli gesti dalla pit lane, ma non rientra.
Sembra una comica perché continua a girare.
Finalmente dopo 7-8 giri rientra...
Alla faccia della trance agonistica!!!!
Mi ributto dentro.
Un paio di giri dove mi sento bene e bandiera rossa per due a terra alla chicane lenta.
Rientro ai box 5 minuti e dentro ancora.
Faccio il miglior run di giornata, ho le sensazioni di quando sono al mio top, riesco a forzare e godo come un riccio.
Sicuramente sarà il mio turno estremamente più veloce della giornata perché inizio a fare qualche sorpasso, e vista la media dei missili presenti mi gaso a bomba...
Sul rettilineo penso a Fabrizio e arrivo a staccare in pratica al dosso, riempiendo però un paio di Pampers baby dry per l'emozione....mannaggia a te Fabbri!!!!
Ai box pur felicissimo capisco che ho fatto una cazzata,  sono fisicamente cottarello.
Bevo un sacco, gran sali minerali, mi rilasso, ma prima del corso sarebbe stato più saggio fare un'entrata in meno o comunque non tirare a manetta e trovarsi stanco ora...
Ma ormai...
Luca sta parlando con Tinto per gli ultimi consigli e adesso tocca a me.
Entro seguito dal prof e mi metto subito a tirare, primo giro direi ok, secondo giro la hornet ha un mancamento,  come se andasse ad intermittenza a tre, perdo un minimo di concentrazione e alla staccata della 2 metto la prima invece che la seconda, il posteriore sbandiera , mi incasino, ma riesco a riprendere il ritmo.
Però l'incantesimo si é un po' spezzato e non mi sento fluido come prima.
La moto mi fa ancora un paio di tagli e quando Luca mi passa come un fulmine per dirmi di rientrare sono quasi contento.
Ai box segnalo il problema, forse è la riserva, per cui aggiungono più benzina rispetto ai canonici 5 litri.
Luca mi dice che soprattutto a destra sono molto avvitato sulla moto e mi da molto consigli.
la velocità in ingresso è già buona, ma essendo lento a muovermi sulla moto perchè nelle posizione sbagliata, non riesco a far fare alla moto quello che voglio per davvero.
Rientriamo con lui davanti che fa strada. Un paio di giri, mi fa passare
Mi impegno al massimo, vado discretamente bene, ma vuoi il traffico, la pista e moto poco conosciute, il cambio alla rovescia ecc ecc quando provo a seguire i consigli di Luca faccio sempre delle sbavature e sento che non riesco ad esprimermi come potrei.
Luca mi ripassa ( merda con che facilità.... Sono un paracarro cazzo)...Mi fa vedere un paio di punti dove sbaglio e torna dietro.
La moto mi rifá lo scherzetto di targtagliare, anche se solo per 1 secondo, mi scompongo e perdo del tutto ritmo e fiducia.
Inizio a fare gran errori e Luca mi passa e mi dice stai calmo. Due curve al rallentatore, mi resetto e via di nuovo a manetta.
Altri giri pseudo decenti e sono brasato.
Racing-Fabbry

Luca mi passa ma non riesco a seguirlo, gli faccio segno di rientrare e torniamo ai box.
Mentre rifiato ripercorriamo il turno e gli errori commessi.
Sono le 12.40 per cui ci sarebbe spazio per un altro run di 2-3 giri con Luca, ma capisco che non ne ho più. Per cui preferisco desistere. Inutile andare dentro senza lucidità.
Con Luca e Tinto andiamo ad analizzare i video che ci ha fatto con le differenze tra la prima entrata e le successive.
Vedersi in video  con un pilota professionista che ti spiega ogni piccola sbavatura é davvero incredibile.
C'è tantissimo da lavorare, ma tanto tanto tanto, perché occorre sistemare la posizione in sella e  il modo di muoversi sulla moto e da lì ricostruire tutte le traiettorie.
Non é una roba che si fa in 5 minuti.
La pista  alle 13 va in pausa.
Chi ha il cibo se lo magna, mente io Stefano e Tinto andiamo a mangaire al baretto.
Si sente girare ancora una moto, è nasca54 che sta facendo un qualche video.
Che mondo strano...uno youtuber che diventa professionista....mah
Ci scambiamo le impressioni.
Rispetto alle uscite goliardiche fatte ad Adria ci rendiamo conto di essere su un altro pianeta, siamo sicuramente molto più concentrati e pensierosi sul da farsi.
Arrivano le 14 la pista riapre, ma noi ce la prendiamo con calma visto che abbiamo già girato molto e che abbiamo tempo fino alle 16.
Entra subito Fabrizio con il mitico Er6-Pompone che non avendo girato la mattina ha il dente avvelenato.
Ci mettiamo a guardarlo dai box... al secondo terzo passaggio Nicola mi guarda e fa "ma dove cazzo stacca?!!??!!? ".
Ridiamo tutti, maledicendo Fabrizio per la sua velocità.
Bandiera rossa tutti dentro.
Ne approfittiamo e ci prepariamo anche noi.
Alla riapertura della pista rientriamo e dopo un paio di giri bandiera rossa.
Diciamo che qualcuno ha un po' troppa foga e si sdraia eh..
Rientro ancora insieme a Tinto, vedo che va semplicemente malissimo e non capisco.
Prima della chicane lenta ci passa Fabrizio, mi butto dietro di lui, ma nella destra che immette sul traguardo l'hornet muore....passo qualche secondo di morte interiore perchè avevo paura che mi centrassero, poi la moto riprende, ma ormai Fabbri è scappato via insieme alla mia fiducia.
Altro mezzo giro altro problema minore, rientro ne parlo coi tecnici.
Rientra anche Tinto che chiude i giochi.
E' assolutamente cotto per cui giusto evitare di fare cazzate.
A questo punto decido di usare l'R6.
Nuovo reset totale.
Semimanubri, motore che vuole girare superaltissimissimo, cambio stradale non elettronico.
Riuscirò a non tirarmela in testa...booooohhhh
Rientriamo, però dico a Fabbri che non posso nemmeno pensare di seguirlo in queste condizioni.
Metto davanti Davide e Nicola e provo a capire qualcosa.
Facciamo un turno tranquillo, il traffico è molto calato e si riesce a girare più sciolti.
Io torno praticamente al punto 1, capendo zero all'inizio e pian piano riesco a prendere un ritmo decente.
Infatti riesco a stare tutto il turno dietro agli altri due, fino a quando Nicola, che era in mezzo, passa Davide e allunga un pelo.
Preparazione con Stefano che ha appena sistemato il cerchio

Durante il turno ci raggiunge Luca (con la Gladius che ho usato a Castelletto...) che sta facendo un corso di rifinitura a un ragazzo su un cbr600 molto preparato....
No ecco non ci raggiunge, ci passa come se fossimo birilli....una roba impressionante....
L'assurdo è che il tipo col CBR fra una quindicina di giorni avrà qui una gara e vuole scendere dal muro del 30... e Luca a quel ritmo e con la Gladius sta giocando....
Vabbè rientriamo ai box, pausa decisamente un pelo più lunga e via per l'ultimo turno di giornata.
Guido io il trenino con l'R6 e dopo un confronto con Luca provo a guidarla come vuole lei, una marcia in meno in olti punti rispetto alla hornet e gas sempre spalancato.
Vado un pelo meglio e faccio strada per un qualche giro, ma ci sono margini impressionanti da esplorare.
Quasi alla fine mi passa Nicola che allunga con la suao Tuono alla ricerca del tempo e infatti staccherà un notevolissimo 33.
Un risultato davvero invidiabile fatto dopo una giornata intera di turni.
Ormai manca poco alle 18, iniziamo a sbaraccare tutto e prepararci per il lungo rientro.
Siamo tutti semplicementi a pezzi, ma direi tutti molto soddisfatti.
Fra gli abbracci partono già le idee sulle prossime puntate.
E questo credo voglia dire già molto.

Conclusioni
Rispetto ai nostri soliti standard questa è stata una giornata molto più seria e concentrata.
Citando Tinto " ci siamo confrontati con gli adulti".
Un conto è rimanere nella nostra confort zone di Adria e girare con moto conosciute ripetendo di fatto prestazioni sempre più o meno simili.
Diverso è girare su una pista nuova, per alcuni su moto sconosciute, e cercare di lavorare per migliorare le performance.
Pista i cui punti tecnici richiedevano parecchia assuefazione, vedi l'uscita dalla esse veloce in cui si poteva spalancare il gas alla cieca.
Stanchi ma soddisfatti!
Sulle due moto che ho provato farò un post a parte, perchè c'è tanto da dire e mi sembra che questo sia abbastanza infinito.
Mi sento di chiudere con un minimo di analisi dei tempi.
Volutamente ho usato poco sia la telecamera che Racechrono perchè già avevo abbastanza distrazioni, però un minimo di classifica si può fare.
Inarrivabile Fabrizio che con il pompone ha staccato un 32.1 e il traffico gli ha impedito di scendere vicino al 30. Con una er6 eh....
Da qui si capisce perchè stacca dopo il dosso e noi no.....
Bravissimo Nicola con un 33 staccato a fine giornata. Davvero chapeau.
Io e Davide saremo more or less sullo stesso piano.  Dalle riprese di Luca faccio un giro in 38, ma ero già in calo, credo, senza fare lo sborone che nel paio di turni in cui sono andato meglio di aver avvicinato il 35, e direi che Davide sia più o meno li. (Come minimo adesso mi chiama e mi insulta...).
Stefano e Tinto un pelo più indietro, ma di poco.
Bravissimi tutti, perchè visto il traffico molto veloce, viste le 4-5 bandiere rosse e le difficoltà da gestire non era banalissimo finire tutti con il sorriso in faccia.

Non mi resta che organizzare la prossima.
W i Peones!