domenica 7 aprile 2019

Team Peones 2019: si riaprono le danze!

Due allegri Peones
Ohi eccoci nel 2019.

Salutata la Speed ( qui il mio commiato all'inglesona...) è arrivato il momento di aprire la stagione 2019.
Per motivi vari mi sono saltati tre appuntamenti per andare a provare la nuova pista da moto di Pomposa, ma il team ribolliva di entusiasmo per l'esordio stagionale ad Adria... già da febbraio l'avevamo fissato in sabato 6 aprile.
Come al solito alla fine ci troviamo io e il buon Tinto, che per dare del gas non manca mai.
Arrivamo in circuito e al solito il primo marshall ci guarda e ci dice "ma dovete andare in pista?!?!?"
Sicuramente l'accoppiata bmw con le borse e moto da scuola guida non fa presa agli occhi dello staff.
Ci iscriviamo per le 4 ore della mattina e via a prepararci.
O meglio e via a creare la nostra zona Peones come vuole la tradizione.
Solo massima qualità

Io dallo zaino estraggo una trousse da bagno con dentro gli attrezzi e il manometro per le gomme, e Tinto smonta la borsa laterale dove aveva i gunati da pista.
Rispetto al solito aggiungo lo smontaggio del db-killer alla Titty per fare coppia con il filtro aria BMC che le ho regalato al cambio olio della settimana scorsa.
Il paddock è vuoto. Ci sono una decina di moto ferme, ieri ha pioviuto per cui si aspetta che il sole faccia il suo dovere.
Finiamo di prepararci con calma e decidiamo di entrare per vedere l'effetto che fa.
Il marshall all'ingresso nel controllarci i braccialetti si raccomanda di stare attenti alle chiazze di umido.
Entriamo con le chiappe strette. Facciamo una decina di giri aumentando pian piano, l'umido è solo in alcuni punti, ben visibile e non disturba più di tanto, infatti giriamo costanti sul 37 che essendo poco sopra i nostri record, non è affatto male.
La cosa davvero bella è che siamo solo io e Tinto per cui massima tranquillità di guida.
Pista in esclusiva per i Peones...ah no!
Seguendo Tindo vedo che ne ho di più in staccata e ingresso, ma nei tre dritti perdo tantissimo, più che altro mi rendo conto che pago di bruttto qualsiasi micro-errore, perdendo metri che posso recuperare solo forzando gli ingressi.
Una cb750 racer anni 70

Usciamo e controlliamo la pressione delle gomme, io ho il dubbio che l'anteriore del 2017 non sia felicissima di essere tirata, ma scotta...per cui abbasso un po' la pressione e poi siamo pronti a rientrare.
A sto giro la pista è perfetta. Mi metto davanti io e faccio i primi giri molto circospetto per saggiare l'anteriore...che mi ripaga con molta sicurezza. Evvai!
Inizio a darci e mi sento la Titty addosso come non mai..infatti godo come un riccio nel puro gusto di guidare bene.
All'uscita il cronometro mi da ragione sono sull'1.35,5 e uno strano sorriso inizia a far capolino sulla mia faccia. Non ho mai girato così forte con la kawina.
Pausa in cui ammiriamo un paio di gioellini d'epoca presenti nel paddock e facciamo la conoscenza di un distinto signore di 72 anni che in tuta kawasaki ufficiale è a girare con il suo zxr750 tirato SBK.
Complimentissimi, a 72 anni piacerebbe anche a noi essere lì a tirar staccate!!!

Terzo ingresso e la pista è più calda, io ripeto le prestazioni del turno precedente, ma faccio più fatica a fermare la moto, mentre Tinto esce dopo qualche giro perchè scivola molto...
Al ritorno ai box estraiamo attrezzi e manometro. Tinto sgonfia ancora un po, mentre io controllo il mono regolando il freno in estensione .
Allonato anche la leva del freno, perchè pur non avendo i problemi di allungamento che affliggevano il triple, mi rendo conto che è troppo vicina e non sono a mio agio.
E via per il quarto turno, un paio di nuvole hanno velato il sole e la temperatura è leggermente calata.
Le modifiche seppur minime hanno funzionato per entrambi.
Tinto riprende il suo ritmo da metronomo intorno al 36, mentre io entro in modalità godimento totale e giro davvero forte.
Di passo sono sul 34,5... un altro secondo in meno.... con un ipotetico best di 1,33,7...
Tra l'altro dopo una serie di giri veloci, ho tirato il fiato apposta un giro per lanciarmi alla ricerca del tempo che è pure venuto...
Questo la dice lunga del mio stato di grazia..
Se ci penso un livello di soddisfazione di guida del genere l'ho provato solo nel 2005 quando feci un corso di guida veloce ad Adria e nei giri liberi a corso finito girai con il mio Cbr600 per mezz'ora come un ossesso stampando il mio record che resiste ancora.
Ma com'è possibile che ci sia riuscito?
Sicuramente rispetto al 2 agosto 2017 ( qui il report di due anni fa e qui il post con i video ) ci sono 15 gradi di temperatura in meno, sicuramente invece di una pistata all'anno ne ho fatte di più, sicuramente sono più allenato fisicamente  e peso 9 kg in meno (infatti non ho avuto cali fisici nelle 4 ore), sicuramente la giornata sulla Gladius Cup a Castelletto  di ottobre (ecco il link al report ) ha aumentato il mio livello.
Sarà l'insieme di tutte queste cose ma credo che passare da un record di 36 a 34,5 di passo con un ipotetico best in 33,5 mi fa dire che ho guidato da bestia!!
Superego alle stelle.
Altra considerazione che mi fa godere è il confronto con il Triple con cui ho girato meglio solo dopo aver speso in modifiche più che il valore del kawa e soprattutto con gomme in mescola...
Se le metto sulla Titty a quanto arrivo? a 32?
E anche questo la dice lunga sul feeling che ho con la Titty e che non ho con il Triple.
Al solito le mie dichiarazioni vanno prese con le molle. C'è gente che gira dieci secondi più forte, però della ventina di piloti che abbiamo incrociato solo 3-4 giravano meglio di noi.
Nel quinto turno abbiamo raggiunto una R6 con solo pista con slick, cambio elettronico ecc... che dopo 5 curve stava leggendo le nostre targhe...
Saremo Peones ma tristi tristi anche no...
E in un baleno arrivano le 13 e pieni di adrenalina e con l'ego a manetta mangiamo un boccone, rimontiamo specchi e borse e ce ne torniamo da dove siamo venuti...pieni di idee per il 2019...
Peones Rules!

Bye bye Triple

Ebbene dopo lunghe peripezie ho consegnato il Triple nelle mani di un nuovo entusiasta proprietario.
Nel giretto fatto per consegnargliela le emozioni sono state varie.
Da un lato il consueto divertimento di guidarla, un pizzico di malinconia per la consapevolezza dell'ultimo giro e una certa soddisfazione nel dire " finalmente !!!"
Non mi nascondo dietro un dito, il contrasto di sentimenti é il fil rouge che ha sempre accompagnato il nostro rapporto.
Alti e bassi tra la goduria nel guidarla e le mille modifiche per cucirmela addosso e per limitare gli spigoli del suo carattere che non mi soddisfavano.
Alla fine bene così!
Il nuovo proprietario sicuramente ha fatto un affare considerando che ho controllato e migliorato ogni vite della moto, e io posso concentrarmi su nuovi progetti che turbinano nella mia mente malata.
Buona strada inglesona!