mercoledì 24 ottobre 2018

Mentalità Racing

Come tutti frequento un sacco di gruppi sui social.
In uno di questi ho "conosciuto" qualche anno fa Fabrizio con cui condivido la passione per le uscite in pista.
Nelle ultime due stagioni mi ha fatto grandissime pressioni ( leggi due coglioni come dirigibili !!!! Scherzo...no non scherzo :-P!!!) per riuscire ad organizzare una giornata insieme.
Ma la distanza non ha aiuta e la mia condizione di Peones senza furgone, carrello etc , non aiuta ancor di più...
Finalmente ci "conosciamo"
Ma Fabrizio non si é perso d'animo e ha trovato la formula a cui non potevo dire di no.
Una giornata a Castelletto di Branduzzo noleggiando una Suzuki Gladius da Luca Carughi, pilota, tecnico e istruttore di guida veloce...
Effettivamente non potevo dire di no.
Dopo mille casini, rinvii, maltempo e bestemmie assortite, finalmente lunedì 22 ottobre ci troviamo faccia a faccia nel paddock di una pista.
Fa sempre strano vedere dal vivo una persona con cui ti senti praticamente giornalmente per anni.
Per cui grande effetto carramba!
Anche se fa freschino (8 gradi...) la giornata è splendida e si capisce che scalderà. Ottimo!
Dopo pochissimi minuti arriva Luca con il furgone e insieme a suo padre ("Il Nonno") iniziano a scaricare le moto e preparare tutto.
Da Peones rimango già affascinato.
Il team lavora sulle tre grazie.
Appena tirate giù le moto dal furgone, subito su le termocoperte e rapido check generale.
Luca mi dice " Vestiti che poi sali sulla moto che ti devo regolare il cambio".
Cosa? 
Allora non è una roba delle mie solite completamente alla cazzo :-)
Tiro fuori l'abbigliamento tecnico dall'auto, e mi preparo.
Mi avvicino alla moto e Luca mi fa salire sui cavalletti.
A quel punto capiamo che la leva è troppo in alto, mi fa scendere e con il Nonno inizia a trafficare per regolare la posizione.
Altro check e sembra ok....sicuramente i miei stivali da 46 non aiutano, ma sembriamo a posto.
Andiamo a sbrigare la burocrazia e dentro il bar Luca mi spiega qualche traiettoria sulla mappa.
Poi giustamente mi dice "Non conosci la moto, vedrai che è facile. Non conosci la pista, al primo turno entra e gira. Io ti guardo dalle tribune e poi iniziamo a sistemare gli errori."
Oltre a noi girerà Gianni con la sua Fireblade stradale. Ha fatto qualche settimana fa un corso con Luca sempre a Castelletto e vuole provare l'ebrezza di girare fra i cordoli con la sua.
La pianificazione dei turni è completamente sballata. Non ci sono motard, per cui faremo turni da 30 minuti e non da 20, alternati con le auto.
Beh meglio si gira di più!
Ok l'ora è gunta e siamo pronti per entrare.
Luca e il Nonno tolgono le termocoperte e i cavalletti e mi mandano dentro.
La Gladius di fatto non è troppo dissimile dalla Titty come dimensioni e comportamento generale. Però questa ha una sclick davanti, la pompa radiale Brembo racing, ed è senza tutti gli ammenicoli da strada, insomma pur con una preparazione light è un mezzo da pista.
Bon sono dentro.
Abituato alla larghezza di Adria mi fa un po' specie il toboga di Castelletto, ma inizio a girare per capire dove sono.
Al secondo giro il cambio si blocca in quarta..., in fondo al rettilineo...due madonne, un giro con qualche difficoltà e poi magicamente si sblocca. Facile che per far stare il mio piedone la regolazione sia al limite.
Perdo un po' di fiducia, ma resto dentro per tentare di capire il circuito, che sicuramente è stretto, ma non ti lascia un attimo di respiro e va affrontato senza sbagliare traiettoria visto che le curve si susseguonosenza sosta con anche qualche piccolo dislivello che devo dire mi piace.
Bandiera Rossa di fine turno.
Luca istruisce Gianni
Arrivo e consegno le moto nelle mani del nonno che la mette sui cavalletti, termocoperte, check pressione gomme per ottimizzare le temperature e rabbocco benzina.
Dico del cambio e inizia l'attività per cambiare il millerighe in modo da migliorare il feeling.
Cazzo mi sento un pilota ufficiale!
Luca prende i suoi tre "piloti" e ci porta in tribuna iniziando a dispensare consigli sulla base di quello che ha visto indicandoci i punti specifici del circuito.
Mi guarda e mi dice "Allora non vai male, però devi entrare nella Mentalità Racing!
Per cui in rettilineo giù la testa e metti il culo indietro. Quando stacchi tirati su di colpo così anche il petto aiuta a frenare la moto. Poi hai troppo le palle attaccate al serbatoio.
Culo più indietro e esci di più dalla moto, controlla la posizione dei piedi sulle pedane.
Nella curva dell'arena metti subito la terza e apri da quel punto lì. Il tornatino lo fai bene, ma prova ad andare ancora più stretto. Poi metteremo a posto il resto"
Insomma avevo da prendere appunti, altro che due consigli!!!
Finisce la pausa e tocca ancora a noi.
Provo a fare quello che mi ha detto Luca. Direi che almeno in parte ci riesco perchè vedo che sono molto più fluido e mi sento più veloce di prima. Molto più veloce.Infatti i problemi si spostano dalle traiettorie ai punti di staccata.
Passo Gianni, vengo passato da Fabrizio, ma soprattutto ci scontriamo con una decina di ragazzi che stanno facendo corsi di guida che sono RIVETTATI per terra...
Ne passo a centinaia...cioè sono sempre quella decina, ma li doppiamo un numero imprecisato di volte a turno...imbarazzanti...
La Gladius e il pompone di Fabbry
Il tempo sta per finire e all'entrata del rettilineo mi trovo senza leva del cambio....faccio il mio mezzo giro bloccato in seconda e rientro ai box, banale perdita di un dado.
Solito trambusto con il mio team che prende la moto e la sistema in men che non si dica.
Altro giro di consigli di Luca che guarda Gianni e gli dice " Devi trasformare la frenata in una Staccata. Non è che freni poi scali, poi a gas chiuso approcci la curva. BAM freni-scali-molli ed entri! E' un sport altrimenti andiamo a giocare a carte!"
Grandissima verità.
Siamo al terzo turno. La temperatura è perfetta sui 20 gradi e si sta benissimo.
I miei compiti prevedono di provare a buttare fuori la testa di più e a mettere la terza in un paio di punti. Anche solo per qualche secondo, ma giusto per non arrivare troppo alto in seconda facendo meno strada visto che il motore ha già esaurito la sua spinta.
Questa volta entro seguendo Fabrizio che però mi semina dopo due curve.
Ahhhhhh le termocoperte...io entro e scaldo le gomme che sono invece già calde...Fabbry entra e spalanca il gas.... Mentalità racing.... torniamo sempre lì....mi manca proprio!
Entro e continuo a lavorare su quanto mi ha detto Luca. Mi sembra di migliorare per cui resto dentro e ci provo ci provo ci provo. 
Non cerco il tempo, visto il traffico di fermissimi sarebbe quasi impossibile. Ma sfrutto davvero tutto il turno per tentare di migliorare sempre più.
Il feeling con la moto cresce, devo dire che il grip della slick anteriore mi fa sorridere ogni volta che prendo in mano i freni e la sbatto giù...
Gruppone al completo!
Oddio sbatto giù... la accompagno verso la piega....
Mi sparo tutti i 30 minuti e rientro con la bandiera  di fine turno.
Arrivo alla nostra postazione e Luca mi guarda dicendo :" Cazzo hai fatto l'endurance!"
É arrivata la pausa pranzo.
Gianni ci saluta perché voleva girare solo la mattina.
L'impatto di girare con un millone in una pista stretta non è stato banale.
Per essere alla seconda pistata, con un Blade in un pistino minuscolo per me é andato da Dio, visto che a confronto con gli allievi del corso sembrava un pilota del  mondiale.
Facciamo la pausa mangiando un panino al sole. 
Si sta davvero bene e noi ce la raccontiamo belli rilassati.
Nel ragionare sui turni della mattina io e Fabrizio ci confrontiamo con Luca.
Sicuramente Fabrizio é molto più veloce di me, ma sta lavorando più o meno sulle stesse cose.
Postura del busto e della testa in piega e in generale "mentalità racing".
Luca ce la spiega in mille modi, ma il senso é sempre quello. Devi acquistare automatismi che ti rendano più deciso.
Devi ridurre il più possibile i momenti di transizione.
É molto difficile perché é innaturale, per cui devi studiare fino a farlo diventare naturale...una bazzecola....anche no!
Poco prima delle 14 ci prepariamo e rientriamo.
La mia compagna
Ho montato la videocamera e provo a vedere se racechrono mi tiene qualche tempo.
Luca mi ha dato qualche dritta sulla seconda metà del circuito e devo provare a metterli in priatica...ma devo anche continuare ad essere sempre più racing.
Entro e giro sempre più fluido, alcune cose mi vengono facilmente, altre sono un po' più ostiche.
Ma mi diverto a bomba, mi sento veloce e costante (nei miei limiti eh), mentre il fisico ( a parte le cosce a stare sul trespolo) regge bene.
E infatti mi sparo altri 30 minuti filati!!
Nella pausa altro giro di consigli .. tutti da mettere in pratica.
Nel frattempo ci ha raggiunto Ivan con una stupenda sv650 con colori Pepsi.
Entriamo per il quinto turno.
Mi sento bene ma inizio ad essere un po' stanco.
A metà sessione mi passa Fabrizio e riesco a fare tutto un giro insieme a lui. Mi passa anche Ivan e purtroppo subito dopo un tristonazzo su un Blade mi chiude e perdo il contatto dai ragazzi.
Sicuramente sarei riuscito a stare con loro per poco, ma il gusto di vederli andar via pian piano mentre battagliavano fra loro sarebbe stato davvero esaltante.
Fabrizio rientra, fa provare la moto a Luca per qualche giro... Me ne accorgo perché vengo passato in tromba da uno che poi scompare all'orizzonte...beh non per nulla il record delle 650 a Castelletto é suo....chapeau!
Bel Culo!

É arrivata l'ora del sesto ed ultimo turno. Entro tranquillo e faccio il mio ritmo. Le gambe ormai sono fritte, c'è qualche fermonazzo in meno, ma il sole sta calando e mi da fastidio in alcuni punti.
Giro senza forzare, godendomi ogni curva.
Capisco che é il momento di chiudere perché ormai é la motoretta che mi porta in giro. 
Nel paddock il Nonno e Luca iniziano a caricare mentre io e Fabrizio torniamo in versione civile.
Prima di salutarci ultima sosta al bar, baci, abbracci e via verso le rispettive destinazioni.
Ho 250km davanti a me e li faccio scorrere mentre tento di fissare le mille emozioni di giornata.
Dopo 15 ore, 500km e 3 ore praticamente piene in pista, riapro la porta di casa. Distrutto ma davvero felice.

Dopo la "non troppo fredda" cronaca non resta che la parte conclusioni/ringraziamenti.

Le conclusioni sono semplici e si riassumono nel titolo.
Mentalità Racing
Andare in pista per davvero non prevede compromessi.
Le pistate in amicizia del Team Peones fatte per ridere vanno benissimo. Ma lo sport della moto é tutt'altro.
Guardando i video che mi ha fatto Fabrizio dalle tribune, si vede come io guidi come uno "stradale svelto" e non come un pistaiolo. Figuriamoci quanto sia impietoso il confronto con un pilota vero come Luca.
Però senza esperienze come questa é impossibile capire i propri limiti e lavorare per superarli.
Penso di essere cresciuto molto più che nelle altre uscite dell'anno e tutto sommato di aver fatto una figura discreta.

Per i ringraziamenti parto da  Luca e il Nonno per la stupenda giornata da pilota ufficiale che mi hanno regalato.
La Gladius ha girato come un orologio e tutte le modifiche fatte mi hanno aiutato. 
I consigli di Luca sono stati preziosissimi e mi serviranno in ogni futura pistata.
Proverò sicuramente  a ripetere l'esperienza insieme, magari portandomi dietro qualche scappato di casa del team Peones.

Chiudo con un grandissimo abbraccio a Fabrizio, che ha cercato per mesi il modo di girare insieme e mi ha supportato e sopportato per tutta la giornata, facendomi conoscere un po' del suo bellissimo mondo.
Grandissimo e, purtroppo per me, pure molto veloce per cui non posso nemmeno fare il gradasso!!!!

Aspettatevi altri post su questa giornata perchè ho tonnellate di foto e materiale video da sistemare. Ma in fondo è un bel passatempo per l'inverno!
A presto!









martedì 23 ottobre 2018

Mentalità Racing - Video

Eccomi!
Lunedì 22 ottobre sono andato a girare a Castelletto di Branduzzo, vivendo una giornata che definirei da pilota ufficiale rispetto alla condizione di Peones che vivo di solito.
Devo ancora fare un vero e proprio report della giornata, ma questi video sono venuti fuori facili facili e non sono riuscito a trattenermi dal pubblicarli al volo!!
Nel primo tre minuti del quinto turno di giornata.
Io sono in sella ad una Gladius uso pista e  dopo aver passato un certo "pilota" su Gsxr 750 vengo passato da Fabrizio col pompone ( la sua Er6 in versione Lightwin 650) .
Dopo un giro in cui lo tengo a vista e passiamo qualche fermonazzo vengo passato anche da Ivan sulla sua SV Pepsi.
Peccato che poi un chiodo improbabile su un Blade mi abbia fatto perdere definitivamente il contatto ...
Certo che avere un Blade per girare più piano che in ciao....

Per la prima volta ho anche un video che mosta il sottoscritto in sella...mazza che tristezza!
C'è tanto da lavorare eh


Avanti con gli insulti!!!
E prestissimo il report di una giornata dalla " Mentalità Racing!"