martedì 13 marzo 2012

Prova d'epoca....Ronzinante...Deauville 650...

Spulciando dentro vecchi cd di backup ho ritrovato questa prova che avevo scritto per Hondapeople nel lontano 2002, ve la ripropongo perchè, anche se sono passati dieci anni, direi che la mia imbecillità esce allo scoperto nello stesso modo in cui lo fa oggi...e cmq una prova è una prova!!!
Da sottolineare che il metro di paragone che utilizzavo allora era sempre e comunque la moto sportiva in un utilizzo allegrotto...infatti il povero 650 l'avevo affettuosamente soprannominato Ronzinante per la sua assenza di prestazioni.
Ero il classico motociclista senza esperienza...e infatti in Futa prendevo di quelle bastonate...
In coda ho aggiunto le impressioni che ho avuto con il Deauville negli anni successivi, scritto con l'esperienza di oggi..direi che ha un'altro respiro :-)
Enjoy!
Ronzinante a Vieste

Un paio di mesi fa mi telefona mio cugino e mi dice di aver appena comprato una moto.
La cosa non sarebbe strana se non si trattasse di un allegro omone di 44 anni che mai e poi mai ha adagiato il suo regale di dietro su una due ruote! 

Nel corso di un giro del tutto casuale con il suo Firefox 50 è entrato in concessionario e...ne è uscito con il contratto per una fiammante Deauville 650 modello 2002 con tanto di bauletto originale Honda!!!
Così io da bravo marpionazzo ho aspettato che fosse finito il rodaggio per chiedergli la possibilità di fare un giro in poltrona e l'occasione è venuta domenica 1 settembre: Angelo tornava dalla Sardegna e l'idea di un incontro a metà strada con Fiorentina annessa non era niente male :- )!
Per cui mi sveglio alle 9 prendo Cbrrino (Blackie...nota del 2012...), vado a fare cambio moto e via a casa di Emma!
I dieci chilometri che separano la casa di mio cugino e quella di Emma mi danno davvero l'idea della filosofia che sta dietro ogni Honda. La facilità di guida è disarmante, tutti i comandi sono al loro posto, nessun particolare distrae l'attenzione dal puro piacere di guida. 
Carico la mia dolce metà e scopro con piacere che... non cambia nulla!
Merito del motore che è lo stesso bicilindrico che ha fatto la fortuna di tante Honda (Transalp, Africa Twin, Shadow)  e della sanissima parte ciclistica.
Il V2 in questa versione è dotato di cardano e di cinque marce. Non è fluidissimo fino a 3000 giri, poi da il meglio di se fino ai 7 mila e con meno verve va verso la zona rossa a 8500.
I cavalli sono 56 (
cinquantasei...non 156...nota del 2012) e i chili 230 a secco. Ci mettete 20 litri del pieno, il peso dei due passeggeri, quello del contenuto delle tre borse ed eccoche  i tre quintali in ordine di marcia vengono superati in un battibaleno.
Capite subito che pensare alla Deauville per le prestazioni è quantomeno sbagliato!
Il peso comunque non si avverte se non sotto i 10 km/h, per il resto la moto da guidare è facile facile. La gommatura è adatta a ben altre prestazioni ( le Dunlop D205 di serie le montano su Vfr, Tdm, primi Cbr600..), le sospensioni sono un giusto mix tra comodità e tenuta. Onestamente ho tentato
di limitarmi per tutto il giro perchè altrimenti avrei piantato le pedane per terra ad ogni curva, tanto la ciclistica è sana!
Quando arrivo al luogo dell'appuntamento con gli amici, vengo sfottuto e poi alla visione delle
valigie integrate parte lo scarica-barile.... 
Così sono partito alla volta di Pistoia con le tre valigie che contenevano :

Ronzinante al passo Raticosa insieme all'Africa di Popple e Alessia
le borse da serbatoio dei due compagni di avventura, lo zaino dell'Alessia, le antipioggia e le felpe mie e di Emma, guanti in più, un telo coprimoto (!?!?!) e una paio di bottigliette d'acqua che gli allegri compari mi hanno rifilato al grido di:" Tanto hai del posto!".
Arrivati a Casalecchio si uniscono a noi anche Teo Inesorabile, Stefano e Barbara.
Per cui la combriccola è così composta: La Deauville
ad aprire la strada, Il V-Tech di Davide, Il Fireblade'98
di Popples e Alessia, e i due Cbr600 di Teo e di Stefano e Barbara. 
Come vedete ho tutti amici con moto turistiche....

La SS 64 Porrettana scorre via bella e tranquilla come al solito, arriviamo fino a Pistoia e da lì iniziamo a muoverci alla ricerca di un ristorante dove aspettare Angelo, che dopo aver salutato degli amici ad un raduno a San Gimignano, sta tornando verso casa.
La meta è un ristorantino sulla Via del Vino che collega Pistoia ad Empoli...mmmm la fiorentina da 1,2 kg che mi sono pappato ce l'ho ancora in mente....
Causa maltempo iniziamo a pensare di tornare indietro e infatti a Pistoia becchiamo acqua a catinelle e ci dobbiamo fermare una mezz'oretta sotto un minuscolo ponte ferroviario perchè non tutti i partecipanti al giro hanno l'indispensabile tuta antipioggia!!! Male!!!
Dopo una bella serie di chiamate finalmente ci raggiunge Angelo e partiamo alla volta di casa.

Un bel Giro!
Chiudo provando a fare un bilancio sull'esperienza con una moto turistica. Abituato al Cbr devo dire che i 360 km percorsi con la Deauville me l'hanno fatto rimpiangere solo nella sicurezza nei sorpassi e nel divertimento di guida.
Intendiamoci la motina si guida da Dio , ma da l'idea più di svolgere bene il suo compito che quella di regalare soddisfazioni.
Consente di tenere medie molto più elevate di quanto avrei immaginato, i 150/160 sono la velocità di crociera autostradale (
bello il mondo senza velox e tutor...nota del 2012), ma sul misto la differenza con una stradale pura si nota. In montagna a pieno carico i cavalli sono quelli che sono e costringono ad usare molto il cambio e a far girare il motore sempre sopra i 4000 per ottenere accelerazioni decenti. Per cui ogni sorpasso va soppesato con cura.
Forse sono troppo abituato io a moto da 100cv e non riesco più di tanto a passeggiare, ma la bontà della ciclistica reclama un po' di brio in più! ( confermo che sono io che ero...e forse sono...un maiale...nota del 2012)
La frenata è sicurissima e qui il Dual-Cbs funziona davvero aiutando le sospensioni a mantenere l'assetto della moto nonostante l'eccellente potenza frenante (in fondo davanti ci sono due padelloni da 296 mm come sul Cbrrino e sull'Hornet).
Sicuramente la Deauville non è la mia moto, ma è un mezzo davvero valido!


Torniamo nel 2012
Nel corso delle stagioni successive ho utilizzato qualche altra volta il Deauville per giri domenicali più o meno impegnativi, ma soprattutto l'ho utilizzata nel 2006 per andare ad un raduno di HP in Gargano.
Una quattro giorni da 2000km che mi ha fatto apprezzare tantissimo la moto per quello che è, un'instancabile passista.
In autostrada non è mai stato un problema mantenere i 150 indicati, nemmeno nei lunghi falsopiani delle Marche. Il consumo si è attestato intorno ai venti km con un litro reali. La protezione aereodinamica è ottima e la gommatura stradale regala un grip notevolissimo e rassicurante.
Secondo me trovare dei difetti al Deauville è difficile, li si trova facilmente solo se si cerca di snaturarla. Le critiche che le ho mosso nella prova del 2002 sono sensate per una persona che voglia delle prestazioni più appaganti. Perchè devi prendere una moto del genere e metterti a scalare un passo appenninico a cannone? Non ha senso...
Il turista di lungo corso che oggi predilige le maxi enduro si lamenterebbe della inferiore capacità di carico e del motore sottodimensionato...ma a parte nei sorpassi autostradali, usiamo davvero sempre i fantastiglioni di cavalli che le nostre moto moderne hanno? Secondo me no....
Usandola per quello che è, una turistica tranquilla, e ci si toglie davvero delle belle soddisfazioni.
Dieci anni fa non avevo la testa per capirlo... e direi che in molti sono con me visto che la versione 700 non ha venduto praticamente nulla...
W Ronzinante!

3 commenti:

  1. È la terza volta che leggo il tuo racconto perché cerco info sulla Deauville (sto pensando di prenderla) bellissimo scritto, mi hai aiutato molto

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    1. Ho 60 anni..
      Tantissime moto avute e mantenute con molto amore...posso dirti che amo lo stile di guida di una moto affidabilissima come quella della deauville 650...fantastici i consumi,frenata comandi ed ammortizzattori...la Honda non si smentisce mai...ogni colpo e' una tacca...

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  2. 5 anni fa all'età di 65, sono salito per la prima volta sulla ( dea 650 )la trovo comoda e affidabile, certo con qualche cavallo in più sarebbe stata più briosa, ma...va bene lo stesso. Preciso... Era...di mio figlio. Ora non la mollo più, fin quando posso...

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